di ANDREA ROSSI
CHIARAVALLE Cosa sono quarant’anni? Nella relatività del tempo, rappresentano tanto, poco o niente. Gli eventi, in sé, sono insignificanti. Siamo noi umani, con le nostre narrazioni, che conferiamo loro un valore.
Quarant’anni fa, era il 9 maggio 1982, Chiaravalle visse il suo più alto momento sportivo. Fu tutto il paese a cercarsi, chiamarsi, toccarsi. La vittoria della Biagio nello spareggio di Osimo contro il Tolentino non fu solamente un atto di cronaca. Fu un evento. Nella sua unicità e irripetibilità, rappresenta l’ultima manifestazione tangibile di ciò che può voler dire sentirsi protagonisti anche fuori dal palcoscenico. Perché quel giorno fummo tutti protagonisti: a vivere il momento fu veramente un Noi, indissolubile e indifferenziato.
L’allenatore-giocatore Sauro Bonetti e il capitano Giuliano Santinelli
Quella straordinaria cavalcata dei rossoblù di Sauro Bonetti è parte integrante della storia e della memoria comunitaria. La ricordiamo con la sottile malinconia, effetto della perfidia del tempo che avvizzisce cose e persone, ma con la fierezza di un’impresa che ci proiettò per la prima e unica volta fuori dai confini regionali. Dando spazio al ricordo, culliamo ancora la speranza del presente. Che questa ricorrenza sia di buon auspicio per gli impegni residui che ci attendono…
