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LA BIAGIO IN CRISI NERA CADE ANCHE CONTRO IL GROTTAMMARE

BIAGIO NAZZARO    0

GROTTAMMARE      1

BIAGIO NAZZARO: Tomba, Paradisi, Brega (19′ st Pieralisi), Giovagnoli, Marini, Gallotti, Carbonari, Gaia (27′ st Parasecoli), Frulla (19′ st Paccamiccio), Ruzzier, Gregorini. (A disp. Marziani, Gatti, Bellucci, Marinelli, Marasca, Rossini). All. Giammarco Malavenda.

GROTTAMMARE: Palanca, Andrea Fiscaletti (31′ st Pomili), Piunti, Quero, Ruggieri, Tombolini, Jallow (34′ st Fuglini), Stefano Fiscaletti, Maya (31′ st Orsini), Palestini, De Panicis (21′ st Adami). (A disp. Fatone, Manni, Haxhiu, Traini, Daffeh). All. Massimiliano Zazzetta.

ARBITRO: Racchi di Ancona.

RETE: 19′ pt Jallow (G).

NOTE: ammoniti Paccamiccio (dalla panchina), Marini, Gaia, Jallow, Giovagnoli, Fuglini; corner 6-6; recupero 1′ pt e 4′ st; spettatori 250 circa.

Le squadre in campo a inizio partita

di ANDREA ROSSI

CHIARAVALLE Una Biagio piccola piccola cede al Grottammare e apre ufficialmente lo stato di crisi che comporterà, salvo ulteriori dilazioni che appaiono assai improbabili, il cambio della guida tecnica. Decide una rete di Jallow al 19′: il guizzante attaccante aggancia la palla giusta in velocità, resiste all’intervendo di Brega, salta Tomba in uscita e infila a porta vuota. Il bottino dei biancocelesti poteva essere addirittura più cospicuo se Maya, altra punta veloce e abile nell’uno contro uno, avesse capitalizzato al meglio due occasioni propizie al 45′ del primo tempo e al 10′ della ripresa. Di fonte alla concretezza del 3-4-3 schierato da Zazzetta la Biagio ha fatto ben poco: segnaliamo soltanto una velleitaria conclusione di Ruzzier al 13′, un tiro debole di Frulla al 38′ e un calcio di punizione a rientrare di Gregorini, “pizzicato” da Palanca al 27′, che ha scheggiato la traversa. Troppo poco, soprattutto in relazione a un secondo tempo confusionario più che mai, condotto al piccolo trotto con una manovra “ingessata” e sterile, rimasta tale anche dopo gli ingressi di Pieralisi e Parasecoli, che non hanno sortito effetto alcuno. Di fronte a tanta pochezza, al Grottammare non sono certamente serviti sforzi sovrumani per portare a casa tre punti, che in riva all’Adriatico mancavano da ben quattro mesi. Le facce scure dei giocatori e della dirigenza a fine gara preludono a quello che sembra essere lo scontato epilogo. Tutto lascia presupporre una decisione molto dolorosa ma, a questo punto, improcrastinabile. La società si esprimerà in merito: Giammarco Malavenda è una gran persona, un uomo che ha scritto pagine importanti della storia più recente della Biagio, ma sembra certo che non sarà lui a guidare i ragazzi nella prossima trasferta di Urbania.

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