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IL FILM DI UNA STAGIONE DA INCUBO CULMINATA CON LA RETROCESSIONE

CHIARAVALLE A distanza di tre soli anni la Biagio è retrocessa di nuovo in Promozione. Fatali i playout, come nel 2019. Allora la spuntò l’Atletico Alma per 2-1. Stavolta il Porto Sant’Elpidio ha battuto con lo stesso risultato i rossoblù ai supplementari dopo l’1-1 dei tempi regolamentari. La differenza proviene dalle ambizioni con cui la società ha approcciato l’attuale stagione che avrebbe dovuto regalare notevoli soddisfazioni e un posto al sole, magari nei playoff. E invece l’anno del centenario si è trasformato in un incubo per i rossoblù che hanno terminato al terzultimo posto dopo un girone di ritorno disastroso. Tutto iniziò il 21 luglio 2021 con l’inizio della preparazione e tanti sogni nel cassetto, nonostante le difficoltà nel mercato estivo che non avevano permesso al tecnico Giammarco Malavenda di rimpiazzare le partenze di Stella, Gioacchini, Santoni, Mazzarini e Paialunga. Gli unici acquisti over (Carbonari a centrocampo e Ruzzier in attacco) arrivarono prima dell’avvio del campionato, ma l’improvviso addio a inizio settembre di Cecchetti per problemi di lavoro privò la Biagio di un’altra pedina di temperamento e carattere.

Gli unici acquisti over Michele Carbonari e Mattia Ruzzier con il ds Euro Cerioni

Il primo campanello d’allarme suonò in Coppa Italia, dove il club chiaravallese è sempre stato protagonista assoluto: il Fabriano Cerreto violò il Comunale di Chiaravalle estromettendo subito dalla manifestazione i biagiotti, ai quali servì a nulla il successivo 0-0 nel match contro la Jesina.

La delusione della Biagio dopo la beffarda sconfitta al debutto contro la Vigor Senigallia

L’avvio di campionato

Sinistri presagi si manifestarono anche al debutto in campionato che propose subito il derby più atteso con la Vigor. Il guizzo di Frulla regalò l’illusione di un’epica vittoria sulla corazzata d’Eccellenza che capovolse però il risultato in zona Cesarini, quando sembrava ormai spacciata, regalando una tremenda delusione al team di Malavenda. Le due successive partite regalarono due deludenti 0-0 contro il Grottammare, che fallì un rigore, e l’Urbania, compagini che a fine campionato sarebbero retrocesse, aumentando i punti interrogativi in modo esponenziale. Dopo il turno di riposo, la Biagio riaccese la luce con la caparbia rimonta sull’Atletico Ascoli, firmata da Ruzzier e Pierandrei, riportando entusiasmo nell’ambiente. Il volo fu però tarpato dalle rimonte subite in zona Cesarini da Atletico Gallo e Valdichienti: due successi meritati si tramutarono in 2-2 beffardi, anche se in molti credevano che il salto di qualità fosse ormai imminente. E invece arrivò la sconfitta di Montegranaro contro la Sangiustese, in grado di capovolgere il risultato nel consueto finale amaro per i rossoblù, e il clamoroso rovescio nel derby con la Jesina per uno 0-7 che rappresenta la pagina più nera della storia biagiotta.

L’esultanza della Jesina dopo il clamoroso 7-0 dell’andata

Gli alti e bassi

Il riscatto arrivò nel successivo match casalingo contro il Fabriano Cerreto, ma subito giunse un’altra brutta battuta d’arresto contro l’Urbino penultimo. L’altalena proseguì con il convincente successo sull’Atletico Azzurra Colli e il nuovo stop nella tana della vicecapolista Fossombrone. Dopo il rinvio del derby contro il Marina per i casi di Covid emersi tra gli avversari, maturarono il blitz in casa del Montefano, che alla fine risulterà l’unico dell’intero campionato, e il deludente 0-0 contro il Porto Sant’Elpidio, ennesima occasione mancata per il decollo. La pandemia costrinse il campionato a un mese di stop colpendo anche la compagine biagiotta con numerose positività nel gruppo squadra.

Una concitata fase di gioco del derby d’andata contro il Marina, terminato 2-1 per la Biagio e coinciso con la prima vittoria del 2022

Il nuovo anno da incubo

Il 2022 iniziò col recupero vincente sul Marina che proiettò la Biagio vicino alla zona playoff e sembrava spalancare le porte a una seconda parte di campionato ambiziosa. E invece quel 23 gennaio la luce si spense e non si riaccese più. La partita del decollo sul terreno del fanalino di coda Servigliano si trasformò nella sagra dei rimpianti con un’incredibile sconfitta, contrassegnata dal rigore fallito da capitan Rossini, da tre pali timbrati e da un gol annullato a Pieralisi all’ultimo secondo. Il girone d’andata si concluse con 20 punti, ma il prosieguo sarebbe stato addirittura peggiore. Il ritorno scattò con una nuova beffa clamorosa contro la Vigor Senigallia che ribaltò la situazione come all’andata passando dall’1-2 al 3-2 in piena zona Cesarini. La terza battuta d’arresto consecutiva, arrivata contro il Grottammare penultimo, provocò l’esonero di Giammarco Malavenda e l’avvento in panchina di Mirco Omiccioli. Il nuovo trainer non riuscì però a trovare l’antidoto giusto, totalizzando solo 2 punti in 5 partite con pesanti rovesci in casa di Atletico Ascoli e Valdichienti, tanto da dimettersi la mattina del 3 aprile, poche ore prima del campanile con la Jesina. Al timone fu così chiamato una bandiera come Fabio Favi, responsabile del settore giovanile, che inaugurò la sua avventura con l’esaltante vittoria sui leoncelli, firmata dal classe 2001 Frulla. L’effetto Favi durò appena tre giorni perché nel turno infrasettimanale la Biagio perse lo scontro diretto in casa del Fabriano Cerreto. Il pareggio nell’altro match decisivo con l’Urbino pose fine alle speranze di evitare i playout dei rossoblù, tornati nel baratro con la successiva sconfitta esterna contro l’Atletico Azzurra Colli e il poker incassato in casa dal Fossombrone. Il pareggio di Marina, colto in inferiorità numerica per un tempo intero, e il ritorno al successo contro il Montefano riaccesero le possibilità di evitare il terzultimo posto, subito spente dalla pesante sconfitta di Porto Sant’Elpidio, a segno tre volte in un tempo. Il 3-1 nell’atto conclusivo contro il Servigliano servì per evitare la retrocessione diretta e preparare con più ottimismo i playout, dove non è però arrivata l’impresa che serviva a Porto Sant’Elpidio.

La delusione dei rossoblù dopo la sconfitta nei playout contro il Porto Sant’Elpidio che ha decretato la retrocessione

Statistiche da brividi

I numeri evidenziano il disastro della Biagio che ha raccolto solo 13 punti nel ritorno segnando la miseria di 3 gol tra la diciannovesima giornata e la trentesima con gli attaccanti Pierandrei e Ruzzier rimasti sempre all’asciutto. Il quartultimo attacco con 26 gol segnati e la terzultima difesa con 47 reti incassate, senza dimenticare i tre allenatori cambiati, sottolineano il fallimento di una stagione partita con buone ambizioni, proseguita tra problemi di ogni genere e conclusa con una retrocessione bruciante. Lo spettro dalla Promozione non è stato purtroppo esorcizzato.

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