Al termine della gara incrociamo l’indimenticabile Filippo Vergoni, due stagioni a Chiaravalle nel campionato di Eccellenza, di cui una da capitano (per lui 66 gettoni e 7 reti con la centenaria maglia rossoblù).
“Mister, in panchina l’abbiamo visto in più di un’occasione molto contrariato. Non sembra essere soddisfatto dalla prestazione della sua squadra…”
“Infatti non lo sono. La partita è stata combattuta a livello agonistico e ritengo il pareggio il risultato più giusto, ma per la qualità dei miei giocatori mi aspettavo di più. Invece abbiamo avuto poca personalità, limitandoci a fare la prima cosa che veniva in mente, senza la benché minima creatività. Ne sono conseguiti molti errori nel gesto tecnico e lanci prevedibili, che non potevano certo mettere in difficoltà la Biagio, che ha esercitato una pressione costante ed efficace dal primo all’ultimo minuto. Riconosco i meriti dell’avversario, ma noi dovevamo fare di più e siamo stati poche volte pericolosi. La zona play off? È sicuramente il nostro obiettivo, ma non direi che oggi abbiamo sprecato un’occasione, perché per quello che si è visto in campo non abbiamo certo perso due punti, semmai ne abbiamo guadagnato uno”.
Sul versante opposto, siamo costretti a toccare con Simone Pazzaglia (nella foto) il solito tasto.
“Mister, l’impressione è stata quella di una squadra generosa, che però non sarebbe mai riuscita a buttarla dentro, neanche giocando fino a domani…”
“Non ho nulla da rimproverare ai ragazzi. La prestazione è stata buona: avevamo di fronte una squadra che ha finora perso poche partite e aveva messo in difficoltà parecchie “big”. Ci è mancato solo il gol, è vero, purtroppo siamo costretti a ribadirlo. I numeri, da questo punto di vista, sono impietosi. E dire che le nostre brave occasioni le abbiamo costruite e ai punti avremmo meritato di più, ma nel calcio vince chi fa gol. Abbiamo presentato un undici offensivo già dall’inizio, con due attaccanti (Giacconi e Pieralisi n.d.r.), un trequartista (Coppari n.d.r.), un esterno offensivo (Indelicato n.d.r.) e il centrocampo a rombo. Abbiamo cercato di sfruttare tutto quello che avevamo inserendo anche Agostinelli, Brocani e Cavaliere, che sono sulla via del completo recupero, ma non siamo riusciti a spuntarla. Restiamo compatti e concentrati, perché mancano ancora dieci partite (tante) e può succedere di tutto“.