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LA BIAGIO SPENNA IL GALLO AL DEBUTTO

BIAGIO NAZZARO   3

ATLETICO GALLO     1

BIAGIO NAZZARO: Tomba, Cerolini, Stella, Marini, Giovagnoli, Gallotti, Gregorini, Rossini (64’ Santoni), Gioacchini (90’ Frulla), Parasecoli (70’ Paialunga), Pieralisi (85’ Mazzarini). (A disp. Marziani, Lucchetti, D’Agostino, Brega, Pierandrei) . All. Giammarco Malavenda.

ATLETICO GALLO: Fabbri, Di Gennaro (46’ Taribello), Notariale (70’ Focarini), Rizzato, Nobili, Dominici, Calvaresi (83’ Garulli), Persici (46’ Vagnarelli), Bartolini, Muratori, Belkaid. (A disp. Cappuccini, Pasini, Ridolfi, Pontellini). All. Gastone Mariotti.

ARBITRO: Sabbouh di Fermo.

RETI: 23’ Marini, 58’ Muratori, 63’ Pieralisi, 79’ Gallotti.

NOTE: ammoniti Cerolini e Rossini (Biagio Nazzaro), Di Gennaro, Dominici, Persici e Muratori (Atletico Gallo). Calci d’angolo: 6-3. Recupero: 0’ pt e 3’ st. Partita giocata a porte chiuse.

di ANDREA ROSSI

CHIARAVALLE È una vittoria da dedicare a tutti coloro – e non sono pochi – che seguono da anni la nostra squadra e che oggi, per la prima volta, sono stati costretti a rimanere lontani dal Comunale. Peccato, perché la prestazione della “Malavenda band” è stata da stropicciarsi gli occhi. Il temuto Atletico Gallo è stato surclassato in lungo e in largo in virtù di una superiorità apparsa tecnica, tattica e agonistica. Siamo solo alla prima giornata, i veri valori delle squadre emergeranno alla distanza, tutto vero, ma intanto godiamoci questo bellissimo inizio, che coincide con un risultato pieno che mancava da sei anni.

Si parte in un’atmosfera surreale: sugli spalti solo consiglieri e dirigenti, l’appello della terna alle due squadre è fatto all’esterno, sotto un tendone improvvisato, l’ingresso in campo è scaglionato, il tutto nel rispetto del protocollo imposto dall’emergenza sanitaria. Nella Biagio non ci sono gli squalificati Cecchetti e Bellucci, mentre Pierandrei è in panchina per problemi alla caviglia come l’acciaccato Ridolfi tra i fogliensi. Mariotti disegna il 4-3-1-2, Malavenda risponde in modo speculare con Cerolini esterno basso, Stella a sinistra, Gallotti in mediana, Gioacchini e Pieralisi in avanti, con Parasecoli trequartista offensivo e il solito Rossini a illuminare le giocate. L’inizio della Biagio è incoraggiante: i rossoblù (oggi in bianco candido) sembrano più in palla e impongono il ritmo. È tuttavia di Nobili, al 12’, la prima vera occasione da rete, ma sulla conclusione centrale dai diciotto metri si oppone Stella. Al 20’ Gallotti vede e serve Gioacchini, il quale lancia prontamente Pieralisi in profondità, ma la punta non concretizza, facendosi ribattere la conclusione dal giovane portiere ​ Fabbri. Lo stesso Pieralisi ha però il merito di fornire l’assist per il vantaggio chiaravallese, siglato al 23’ da Marini, che vola di testa in tuffo sul pallone e mette dentro da cinque metri, sotto gli occhi esterrefatti della latitante difesa ospite. Al 33’ palla tesa di Gregorini per la finezza sotto misura di Gioacchini, il cui colpo di tacco non trova la via della porta. Al 40’ Biagio ancora pericolosa: un lungo lancio di Stella trova pronto Pieralisi, che supera in velocità Rizzato e punta a rete; è Nobili, in seconda battuta, a recuperare in scivolata e sventare la minaccia.

Nella ripresa Mariotti opta per un doppio cambio, sostituendo due giocatori già ammoniti. L’Atletico sembra più convinto e parte bene, trovando il pari al 13’: una palla persa da Gioacchini finisce nei piedi di Calvaresi, il quale sagacemente lancia Muratori, più lesto dei difensori di casa a infilarsi nel varco giusto, prima di battere Tomba con un preciso diagonale.

Per un attimo la Biagio sembra smarrire il ritmo, ma al 18’ Pieralisi, in piena area piccola, intercetta una palla colpita di testa da Giovagnoli, su azione d’angolo, e sempre di testa firma il nuovo vantaggio rossoblù. Al 34’, sempre sugli sviluppi di palla inattiva, Gallotti chiude i giochi con un rasoterra chirurgico che schizza a filo d’erba e s’infila alla sinistra dell’incolpevole Fabbri. L’Atletico Gallo non reagisce e, se si eccettua un pallonetto maldestro di Rizzato al 38’, non mette più piede nei fatidici sedici metri. ​

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