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LE PAROLE DEI MISTER E IL PENSIERO DI MALAVENDA ALLA FAMIGLIA PISTONI

di ANDREA ROSSI

CHIARAVALLE Ecco le interviste post gara

Mister Sereni, Mondolfo in palla fino al doppio vantaggio chiaravallese. Che è successo in quei minuti?”

“Abbiamo commesso due errori determinanti, che non si possono concedere a una squadra come la Biagio. Da un’errata uscita difensiva è nato il primo gol, mentre il secondo ce lo siamo fatti da soli. Nel secondo tempo abbiamo provato a spingere e abbiamo fatto la partita fino alla fine, anche se dovevamo essere più precisi in certi episodi determinanti. Comunque la squadra ha lottato fino all’ultimo e se giocheremo sempre così qualche soddisfazione riusciremo a torgliercela, soprattutto perché non tutti gli avversari sono la Biagio Nazzaro”.

Ingenuo il ragazzino Perez in occasione dell’espulsione?

“Sì, ma va compreso. Del resto il discorso sui ’00 e ’01 lo conosciamo tutti. Nel primo tempo si è comportato bene, nel secondo è andato un po’ in difficoltà e l’espulsione è derivata da un errore individuale, che ci può stare. I ragazzi devono lavorare per crescere”.

Il mister del Mondolfo Simone Sereni

Giammarco Malavenda, siamo di nuovo primi, ma quanta fatica…

“Ogni giornata è dura e questo lo sapevamo. Oggi abbiamo incontrato una squadra molto pratica, che l’ha messa sulla forza fisica e nel primo quarto d’ora non ci ha permesso di ragionare. Poi abbiamo trovato il gol, nato da una bellissima manovra e abbiamo avuto fortuna nel raddoppio, che ci hanno regalato. Nel secondo tempo abbiamo subito la rete, senza rischiare poi più di tanto, ma certe partite bisogna chiuderle, soprattutto perché nessuna squadra ti concede più di tanto e oggi il Mondolfo l’ha dimostrato”.

“Con la Coppa alle porte (mercoledì, ore 20.30 in casa della Vigor Castelfidardo) e la trasferta di Osimo in campionato sabato prossimo (si giocherà domenica a Montefano solo se al “Diana” non sarà concessa l’agibilità, n.d.r.) è lecito attenderci un po’ di turnover?

“Sì, anche perché devo tenere alto il ritmo di tutto il gruppo e ho bisogno di dare spazio a chi gioca un po’ meno ma si impegna sempre con la massima dedizione. Da ultimo, mi preme dedicare questa vittoria alla famiglia Pistoni. Non serve a niente, lo so, ma il mio pensiero è per loro, unitamente a tutto il mio affetto”.

Ci associamo anche noi alle parole del mister: Mario, Luana e Massimo Pistoni, colpiti da un gravissimo lutto familiare, sono simboli di tutta Chiaravalle, veri e propri rappresentanti dello sport in senso lato, soprattutto in merito all’eticità formativa ed educativa della pratica sportiva.

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