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CUORE E CARATTERE: LA BIAGIO RIBALTA IL BARBARA IN ZONA CESARINI

I. LORENZINI BARBARA    2

BIAGIO NAZZARO               3

ILARIO LORENZINI: Andrea Spallacci, Fontana, Spezie (93’ Paolini), Federico Tafani, Nicolò Carboni, Simone Gregorini, Diego Rossini, Zandri, Capecci, Marco Carboni, Righi. (A disp. Titti, Fiordelmondo, Giovanni Spallacci, Morico, Pezza, Pulcinelli, Penacchini). All. Federico Tafani.

BIAGIO NAZZARO: Bolletta, Stella (86’ Gian Marco Gregorini), Brega (83’ Terrè), Arcolai, Cecchetti, Mazzarini, Giovannini, Leonardo Rossini, Gioacchini, Parasecoli (75’ Paialunga), Pieralisi. (A disp. Marziani, D’Agostino, Tehna Bias, Pesaresi, Alessandroni, Frulla). All. Giammarco Malavenda.

ARBITRO: Latuga di Pesaro.

RETI: 56’ Gioacchini, 74’ Carboni Marco, 76’ Righi, 89’ Paialunga, 92’ Pieralisi.

Note: ammoniti Andrea Spallacci al 12’, Cecchetti al 23’, Pieralisi e Marco Carboni al 70’, Righi all’81’ e Diego Rossini al 93’. Calci d’angolo: 7-9. Spettatori 250 circa.

di ANDREA ROSSI

BARBARA Al termine di un incontro giocato ad alta intensità agonistica, la Biagio capovolge nei minuti finali un risultato avverso, incamera tre punti importantissimi e si issa, da sola, nel gradino più alto della classifica. L’incredibile epilogo è lo specchio del carattere di questo gruppo, tecnicamente superiore all’avversario, autolesionista fino al punto di rischiare di rovinare tutto, ma capace di crederci fino alla fine, come solo le grandi squadre sanno fare.

La cronaca dell’incontro è ricca di episodi. Si gioca in un pomeriggio luminoso ma freddo, il campo presenta qualche gibbosità, il pubblico (per noi che siamo abituati alle gradinate semideserte del nostro Comunale) è quello delle grandi occasioni: la tribunetta è colma, mentre i tifosi chiaravallesi si sistemano nell’improvvisata “curva”, appena dopo l’ingresso. Malavenda, costretto a rinunciare a Giovagnoli e Santoni, arretra Cecchetti a centrale difensivo e lancia Mazzarini in mediana partendo con tre fuoriquota dal primo minuto. Il duo offensivo confermato è composto da Gioacchini e Pieralisi. Si rivede Alessandroni, ma solo in panchina, dove si accomodano anche i due ultimi arrivati Pesaresi e Paialunga. Stella, dopo un prodigioso recupero, ritrova la sua corsia destra. Nelle file locali Tafani rilancia la figura dell’allenatore giocatore (come era assai in voga negli anni Ottanta) e si piazza dietro la difesa, Marco Carboni funge da trequartista offensivo, l’ex Diego Rossini è la consueta ala destra di sfondamento, Capecci e Righi gli avanti, con licenza di far male.

Nel primo tempo la Biagio, pur senza brillare eccessivamente, si dimostra più pericolosa del Barbara. Al 6’, in occasione del primo angolo per i rossoblù, Cecchetti prima e Mazzarini poi non agganciano sotto porta. All’11’ clamoroso errore in presa di Spallacci, che poi va ad ostacolare Pieralisi, Leo Rossini calcia a porta vuota ma il pallone termina fuori. Al 21’ buon numero di Giovannini e palla centrale per la testa di Gioacchini, che piazza alto. Al 31’ calcio di punizione a spiovere di Leo Rossini, Cecchetti sfiora la palla, sul rimbalzo Arcolai azzarda la botta di controbalzo, rimpallata dal muro gialloblù. Ci prova anche Parasecoli al 34’, ma il suo tiro da venti metri è centrale e facile preda di Spallacci. Lo stesso numero uno si esalta in rapida successione al 36’ e al 38’, deviando in corner le conclusioni di Rossini e dello stesso Parasecoli. Si chiude così la prima frazione, che ha visto la Biagio tenere costantemente l’iniziativa, senza però riuscire a mordere.

La ripresa si apre però con una limpida palla gol costruita dall’undici di Tafani: è il 1’ quando Diego Rossini si produce in una delle sue consuete sgroppate, saltando l’uomo e offrendo un “cadeau” a Capecci, sul quale Bolletta compie un autentico miracolo, andando a respingere anche il “tap-in” destinato alla rete. Biagio pericolosa al 5’: dopo una prolungata azione offensiva, Mazzarini apre per Parasecoli, il quale si allarga e prova il destro a incrociare, un rimpallo favorisce Stella che arriva in corsa, libero di calciare sotto misura, ma l’esterno alza troppo la mira e l’urlo del gol resta in gola. Il vantaggio arriva comunque all’11’, grazie a Gioacchini, che approfitta di un malinteso tra Tafani e Spallacci, incuneandosi tra i due e depositando in rete a porta vuota. Trovato il gol, i nostri tirano un po’ il fiato e si limitano ad amministrare una gara che sembra saldamente in loro pugno. Tra il 29’ e il 31’ succede invece l’impensabile e il Barbara opera il ribaltone. Al 29’ una svirgolata di Brega, tradito forse dal terreno, mette in gioco Marco Carboni che soffia di forza la palla a Bolletta in uscita e pareggia i conti. Nemmeno il tempo di abbozzare la reazione e siamo sotto. Al 31’ Righi (bravissimo!) trova il colpo ad effetto con una giocata sopraffina, di straordinaria rapidità ed efficacia: palla all’incrocio e Bolletta battuto, tra il tripudio dei sostenitori di casa. Dopo due soli giri di lancette la Biagio, che nel frattempo ha sostituito Parasecoli con l’esordiente Paialunga, può subito ritrovare l’equilibrio, ma Mazzarini fallisce sotto misura un pallone più che invitante. Malavenda gioca le ultime carte: dentro Terrè e Gian Marco Gregorini per Brega e l’affaticato Stella. I rossoblù si riversano in avanti, scoprendo il fianco alle ripartenze dei padroni di casa, che al 40’ possono chiudere definitivamente i giochi: Righi va via sulla sinistra e lancia al centro per Capecci, il quale arriva in precario equilibrio, sprecando l’occasione. Gol sbagliato, gol subito e il classico adagio va in scena al 44’: calcio da fermo di Rossini, “mischione” in area barbarese e zampata vincente di Paialunga, che bagna l’esordio nel migliore dei modi. Si va avanti con i minuti di recupero: Tafani non spezza il ritmo con qualche cambio e resta in campo con lo stesso undici, che non ne ha più. È il minuto 47 quando Mazzarini, dalla sinistra, pennella per Pieralisi, troppo solo a centro area; l’attaccante biagiotto non si fa pregare e di testa la “piazza” nel palo più lontano, fuori dalla porta di Spallacci. La palla accarezza il palo interno e, lentamente, si adagia in rete, tra il delirio dei tifosi rossoblù.

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