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VIGOR CASTELFIDARDO-BIAGIO 0-1: LE DICHIARAZIONI DEI DUE TECNICI

di ANDREA ROSSI

CASTELFIDARDO Al termine dell’incontro, avviciniamo il cortesissimo tecnico dei biancoazzurri locali, Luca Manisera.

Mister, la Vigor era la squadra che doveva fare la partita e invece nel primo tempo siete rimasti indietro. Nella ripresa siete stati più propositivi, ma avete preso il gol

In realtà non era nostra intenzione fare una partita d’attesa, è stata la Biagio brava a tenerci bassi. Nel secondo tempo siamo partiti meglio noi, ma è andata come sappiamo. La partita si è giocata da parte di entrambe le squadre, non ho visto una prevalere sull’altra e in fondo ha deciso un episodio, senza togliere alcun merito a chi ha vinto. Ho poco da rimproverare ai miei ragazzi, se non il gol subito ingenuamente, che assomiglia tanto a quello che abbiamo preso sabato scorso a Moie”.

Finisce qui o ci proverete comunque fino alla fine?

“Il nostro campionato è stato fin qui di altissimo livello e siamo secondi, i ragazzi si devono sentire orgogliosi di ciò che stanno facendo. Ci sono ancora sette partite e non lasceremo nulla di intentato. È nostro dovere provarci fino alla fine, poi se vincerà la Biagio le faremo i complimenti”.

Luca Manisera, mister della Vigor Castelfidardo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Giammarco Malavenda, una grande vittoria contro una grande squadra…

“Sì, rispetto a domenica scorsa ho visto una squadra che è stata bene in campo, si è ben proposta e ha creato buone occasioni. Ci è mancata un po’ di​ lucidità sotto​ porta, che ci avrebbe permesso di chiudere prima la partita, anziché penare fino alla fine, ma va bene così, abbiamo battuta una squadra che solo nominalmente è una neopromossa, perché di neopromosso ha ben poco, basta guardare i giocatori di cui è composta”.

Oggi hai schierato Gregorini e posizionato Mazzarini a sinistra, qual è stata la ragione di questa scelta?

“Gregorini si allena sempre molto bene e bisognava dargli quest’opportunità, sapevo​ che non l’avrebbe sprecata e infatti ha fatto una gran partita. Mazzarini è una sicurezza, può giocare in ogni posizione. Comunque, al di là dei singoli, la vittoria è del gruppo. Tutti si sono aiutati l’un l’altro e chi mi dà le certezze sono sempre quelli che subentrano”.

Possiamo cominciare a pensare in grande o è ancora presto?

“Non è presto, è prestissimo. Siamo a febbraio e aprile è ancora molto lontano. Piedi ben saldi a terra, umiltà e voglia di migliorare. Sono queste le cose che continuerò a chiedere ai miei ragazzi. Adesso andiamo avanti e pensiamo al Cantiano, il nostro prossimo avversario”.

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