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SI PARTE SUBITO CON UN DERBY SENTITO NELLA GIORNATA ROSSOBLÙ

di ANDREA ROSSI

CHIARAVALLE Ricominciamo. E che stavolta sia quella buona. La certezza è quella che l’Eccellenza riparte, la speranza che stavolta si finisca senza interruzioni o stravolgimenti, anche se sono ancora tanti, troppi, i punti interrogativi scaturiti dal quotidiano racconto della pandemia.

L’ultima stagione regolare si chiuse nel naufragio (sotto tutti punti di vista) di Bellocchi, nell’ormai lontanissimo maggio 2019. Abbiamo poi ritrovato l’Eccellenza, ma senza festa e senza gloria, che nella scorsa stagione è durata la miseria di cinque partite.

Ripartiamo dall’ennesimo esordio interno, il nono degli ultimi dieci anni. L’avversario è stimolante e rievoca il fascino delle sfide antiche. Si tratta della Vigor Senigallia, antico sodalizio che festeggia proprio in questi giorni il secolo di vita, anche se la matricola Figc è molto più recente, ma solo per gli amanti dei cavilli legali.

I rossoblù, allenati da Aldo Clementi, non hanno ben figurato nell’ultimo “mezzo torneo”, organizzato da aprile a giugno con sole dodici partecipanti e vinto dal Porto d’Ascoli, ma partono con i favori del pronostico e con l’obiettivo di riportare la Senigallia calcistica verso traguardi assai più ambiziosi dell’Eccellenza (che con la riforma Gravina alle porte sarà declassata a settimo livello, contro l’attuale quinto).

Ci attendiamo una partita gagliarda da parte dei nostri, una prova più convincente rispetto a quella d’esordio in Coppa, coincisa con la prima amarezza della stagione.

La gara è programmata per domenica alle ore 15.30. La società ha indetto la giornata rossoblù (prezzo unico 10 euro). Non ci sarà prevendita: l’accesso massimo è consentito per 350 spettatori nel settore tribuna e 350 in quello gradinata, riservato alla tifoseria ospite. Si raccomanda di rispettare il distanziamento, prendendo posizione nella postazione contrassegnata dall’apposita “X”. All’ingresso sarà effettuato il triage, con misurazione della temperatura, registrazione del nominativo necessario per l’eventuale tracciamento (ci auguriamo non serva!) e controllo del “green pass”, senza il quale non si può accedere ad alcuna manifestazione sportiva.

Il direttore di gara designato è umbro: trattasi di Daniele Cravotta della sezione di Città di Castello. I suoi assistenti di linea saranno Luca Giretti della sezione di Macerata e Stefano Allievi della sezione di S. Benedetto del Tronto.

Come sempre, forza ragazzi!

Denny Carsetti

L’attaccante ex Biagio Denny Carsetti

Gianfranco D'Errico

Il trequartista Gianfranco D’Errico, altro ex biagiotto

Biagio-Vigor “amarcord”

La sezione “amarcord” ospita, tra i tanti che potevamo selezionare, due episodi purtroppo negativi per i nostri colori, scaturiti entrambi in momenti cruciali del torneo.

Stagione 1989/90, campionato di Promozione. La Biagio di Fulvio De Chiara ha appena concluso il lungo inseguimento al Cerreto, la vera sorpresa della stagione, che sotto la sapiente guida di Fabrizio Castori (non certo uno qualunque) in panchina e di Francesco Palombi in cabina di regia riuscì nell’impresa di vincere il campionato schierando come coppia d’attacco Raggi (autore di due gol in tutto il torneo) e Dezzaz (che di reti ne realizzò solamente una). Compiuto l’aggancio proprio in virtù del successo esterno conseguito a Cerreto d’Esi, i rossoblù affrontano la Vigor quando mancano cinque giornate alla fine. I senigalliesi, che appena pochi mesi prima avevano conosciuto l’onta del fallimento e il rischio serio di retrocessione in Prima Categoria, stanno disputando il classico torneo di “transizione”. Si preannuncia una sfida difficile, ma la Biagio è favorita e pensa di farcela. Passa invece la Vigor, con merito, grazie a una rete di Goldoni a inizio ripresa. Il Cerreto supera l’Osimana e vola a +2, vantaggio che saprà difendere nelle restanti quattro partite.

Stagione 2004/05, campionato di Eccellenza. È la Biagio del presidente Stefano Marconi e di Paolo Ulivi, che in panchina ha rilevato Damiano Morra. La squadra è ambiziosa e non si nasconde certo dietro un dito, puntando (da neopromossa) alla vittoria del torneo. Il campionato ha però una dominatrice assoluta: la Maceratese, che lascia agli avversari solo briciole. I play off rappresentano la “chance” residua di promozione, da acciuffare a tutti i costi. Forte del secondo posto finale, la Biagio pareggia la semifinale di andata al “Bianchelli”. Il ritorno si gioca in una fresca serata di inizio maggio, sotto la luce fioca dei riflettori e un’ampia cornice di pubblico come da tempo non si vedeva al Comunale. Il pari ci qualificherebbe, ma proprio all’ultimo giro di lancette un beffardo colpo di testa di Loreti ci costringe all’ennesima amarezza.

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