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LA BIAGIO PROVA AD ALLUNGARE LA STRISCIA VINCENTE CONTRO L’URBINO

di ANDREA ROSSI

CHIARAVALLE Il tribolatissimo campionato d’Eccellenza prova a proseguire, nonostante dense nubi si addensino all’orizzonte. La terza giornata vede già un primo rinvio (gara Urbania – Sangiustese) e si ha l’impressione che sia solo l’inizio di una spirale inarrestabile, soprattutto perché il tanto atteso nuovo protocollo, che avrebbe dovuto risolvere i problemi, non ha fatto altro che aggrovigliarli ulteriormente.

In questo clima gravido di incertezza, la Biagio affronta l’Urbino, dopo il confortante inizio di torneo bissato anche dal successo di Coppa di mercoledì scorso contro il Fabriano Cerreto.

I ducali, che dopo il passo falso interno contro la Sangiustese hanno raggranellato un ottimo punto in casa dell’Atletico Ascoli, sono tornati in Eccellenza dopo dieci anni di doloroso esilio (comprensivi di un fallimento, con successiva rinascita grazie al sacrificio del Pieve di Cagna) in virtù della fusione operata con l’Atletico Alma, che ha portato sotto le mura il titolo sportivo della scomparsa società fanese.

Mister Crespi si trova così ad amalgamare una rosa che annovera elementi dell’ex Atletico miscelati a un gruppo preesistente e coeso, che aveva ben figurato nell’ultimo campionato di Promozione. Il temuto Salifu Saine è ancora alle prese con l’infortunio rimediato nella gara di esordio, ma il reparto offensivo gialloblù è pur sempre da temere, essendo stato capace di rifilare tre reti all’Atletico Gallo in Coppa Italia Eccellenza, dopo essere rimasto a secco nei primo centottanta minuti di campionato.

Nelle file chiaravallesi tornano disponibili capitan Rossini e il giovane Paccamiccio (classe 2002), mentre non saranno della partita Pierandrei, fermo dalla preparazione, e Stella, che ha rimediato un risentimento muscolare a Grottammare.

Fischio d’inizio domenica alle ore 15,30, ancora una volta a porte chiuse. Gli appassionati potranno però seguire l’incontro in diretta streaming sulla app di ètv.

La direttrice di gara designata è Samira Curia della sezione di Ascoli Piceno (rossoblù vittoriosi nei due precedenti incontri da lei arbitrati), assistita da Luca Giretti della sezione di Macerata e Mattia Gasparri della sezione di Pesaro.

Forza ragazzi, proseguiamo così come abbiamo iniziato!

Antonio Crespi, mister dell’Urbino

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Biagio-Urbino amarcord

Nei numerosi precedenti puntiamo l’attenzione su tre date. La prima è quella del 18 novembre 1979, il giorno della “non partita”. È in programma la decima giornata del campionato di Promozione, girone A. La Biagio allenata da Marino Recchi è partita in sordina e, nonostante il fresco ingaggio di Giuliano Bertarelli, stagna con soli 4 punti nel fondo classifica. In quella domenica l’entroterra pesarese è flagellato dal maltempo. Nel girone A di Prima Categoria tutte le otto gare in programma sono rinviate. Con le strade allagate e i fiumi in piena l’Urbino incontra serie difficoltà di trasporto e non parte per Chiaravalle. Non esiste ancora la telefonia mobile, il personal computer lo si trova al massimo nei fumetti quale invenzione di Archimede Pitagorico, non ci sono nemmeno fax e telex, oggi pezzi da museo, insomma né a Chiaravalle, né ad Ancona (sede della Federazione) arriva alcuna notizia circa la mancata presentazione della squadra urbinate. Biagio e arbitro attendono i fatidici quarantacinque minuti, poi tutti a casa. Il Giudice Sportivo, ravvisando il mancato preavviso, decreterà la vittoria a tavolino dei chiaravallesi, sanzionando anche l’Urbino con un punto di penalizzazione.

La seconda è quella del 16 novembre 1980. È passato giusto un anno e il Comunale ospita l’Urbino per la nona giornata del girone di andata. I rossoblù, passati dalla conduzione tecnica di Marino Recchi a quella dell’allenatore-giocatore Sauro Bonetti, vincono 2-0. La prima rete, di testa, porta niente meno che la firma di Giuliano Santinelli, per quello che è stato il suo unico gol in venti anni di militanza in maglia rossoblù.

La terza è quella di mercoledì 27 febbraio 1985, recupero della terza giornata di ritorno del girone A del campionato di Promozione. La Biagio, affidata a Maurizio Marchini, è una signora squadra, che non nasconde le ambizioni di vittoria. Sulla sua strada incontra però l’Urbino guidato dal romagnolo Vittorio Spimi, una corrazzata capitanata da Dradi, ex professionista, con giocatori del calibro di Walter e Piero Fraternale, Fulgini, Santi, Baracco e il “bomberissimo” Conti. I chiaravallesi restano in vetta fino alla tredicesima giornata, poi l’Urbino opera dapprima l’aggancio, e successivamente sorpasso e allungo, approfittando dei due pareggi chiaravallesi contro Cantiano e Fossombrone. Si arriva al 17 febbraio con il confronto diretto al “Montefeltro” e l’Urbino avanti di due lunghezze. Quel giorno, però, non si gioca. La neve, che aveva già bloccato il torneo per tre settimane alla fine del girone di andata, ritorna sui torricini e rende impraticabile l’impianto urbinate. Il 27 febbraio, giorno del recupero, le distanze sono immutate. La Biagio è ancora imbattuta e sale a Urbino per il colpo che le consentirebbe di riallinearsi agli avversari. Invece non c’è storia: i ducali stravincono per 4-0, permettendosi il lusso anche di sbagliare un rigore, volando a +4 e amministrando agevolmente il vantaggio fino alla fine.

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